A fronte di un’emergenza di questo tipo, il Parco stesso ha ritenuto opportuno mettere in campo l’ organizzazione delle strutture del Dipartimento di Riqualificazione Fluviale e del Centro Tecnico Naturalistico e il suo know how allo scopo di rendere immediatamente operativo un piano di monitoraggio che potesse fornire indicazioni utili sullo stato dell’ambiente ed individuare le azioni di primo intervento a tutela della biodiversità, operando anche al di fuori dei propri confini amministrativi. Tale Piano prevede lo svolgimento delle seguenti azioni:monitoraggio chimico, fisico e biologico, relativo alle acque, al sedimento ed ai depositi sulle sponde; prevenzione e mitigazione degli effetti sulla fauna ittica ed opere di primo intervento.