parco valle lambro
Lago di Pusiano, area umida posta tra l'emissario e il torrente Lambrone

Stazione di inanellamento Lambrone - Lago di Pusiano

 

La stazione di inanellamento del Lambrone sul Lago di Pusiano, è stata riaperta nell'anno 2009 dal Servizio Naturalistico - Forestale del Parco, con il supporto di volontari e collaboratori. L'attività è svolta a scopo scientifico per il monitoraggio dell'avifauna nidificante, svernante e migratrice.

 

La Stazione di inanellamento “Lambrone” si trova nel SIC del Lago di Pusiano al confine tra le Provincie di Como e Lecco, all’interno del Parco Regionale della Valle del Lambro. La stazione è situata tra la foce del fiume Lambrone e la costa occidentale del Lago di Pusiano, ad una altitudine di 265 m s.l.m. (coordinate 45° 47’ 42’’ N/ 9° 15’ 2’’E). 

La zona si colloca lungo una rotta migratoria molto importante a ridosso dell’arco prealpino ed è utilizzata da numerose specie di passeriformi e non passeriformi che effettuano spostamenti a medio e lungo raggio attraverso il Paleartico Occidentale. Inoltre, la particolare conformazione ambientale (area lacuale, zone a canneto, boschi d’alto fusto composti da querco-ulmeto e saliceto, prati da sfalcio e alcune rogge) rende la zona del Lambrone decisamente importante come area di sosta e nidificazione per molte specie di uccelli.

 

L’attività di inanellamento a scopo scientifico dell’avifauna si basa sulla tecnica di cattura con reti fisse, misurazione dei dati biometrici e morfometrici dell’individuo, applicazione di un anello di riconoscimento e successiva liberazione. Fino ad ora le attività sono state svolte dalle prime luci dell’alba fino a mezzogiorno, mentre occasionalmente si sono effettuate sedute serali per monitorare i dormitori di Rondini e Migliarini. 

Questa attività è svolta da personale specializzato in possesso di patentino apposito rilasciato dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), a cui vengono inviati i dati. L’importanza di questa attività consiste nella possibilità di raccogliere dati rilevanti (biometrici e morfometrici) e nella possibilità di effettuare “ricatture” di soggetti già inanellati in altre stazioni ornitologiche, sia italiane che estere, o che i soggetti inanellati vengano ricatturati in altre stazioni a seguito degli spostamenti migratori.

 

Per analizzare la biodiversità e le dinamiche di sosta(stopover)negli anni 2011-2012 sono state organizzate sessioni continuative di inanellamento durante i principali periodi migratorigrazie anche ad un finanziamento della Fondazione Cariplo nell’ambito del bando “Il corridoio ecologico del Lambro: interventi per il consolidamento e l'implementazione della connettività e della biodiversità”.In particolare il progetto vede come partner coinvolti il Parco Regionale della Valle del Lambro e il gruppo di ricerca del laboratorio ZooPlantLab afferente al dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.