parco valle lambro

EVENTI METEREOLOGICI 14-16 MAGGIO 2024

L’evento meteo che ha interessato il territorio della Lombardia tra martedì 14 maggio e giovedì 16 maggio 2024 è stato caratterizzato da piogge di forte intensità, uniformemente distribuite su buona parte del bacino dei fiumi Lambro, Seveso e Olona.  Ad allerte meteo ormai esaurite, possiamo dire con cognizione di causa che è stato con ogni probabilità l’evento più severo tra quelli che ci hanno visti in azione come gestori di opere idrauliche.  Sono infatti le piogge intense e diffuse, come quelle che hanno caratterizzato il periodo in oggetto, a portare a uno stato di crisi dei bacini fluviali, in quanto, oltre a formare piene significative dei corsi d’acqua, comportano anche l’esaurimento delle aree di laminazione delle piene stesse che, una volta colmate, diventano del tutto inefficaci.

Sono i numeri a rendere meglio l’idea del fenomeno: nell’intero bacino del Lambro si sono registrate nelle 24 ore - a partire dalle ore 17.00 del 14 maggio - medie di 140/150 mm di pioggia, con punte di 190/200 mm nella zona di Erba. Per dare l’idea, la piovosità media annuale del nostro territorio che è di circa 1.400 mm. Di fatto, in appena 24 ore, abbiamo assistito al 10% delle piogge di un intero anno.

Prima di questo complesso evento meteorologico, il Lago di Pusiano aveva un livello di +38 cm sullo zero dell’idrometro (ricordiamo che a Pusiano l’esondazione avviene a quota +196 cm) e l’area di laminazione di Inverigo era completamente sgombra, libera di accogliere le piene del fiume.

Nelle prime fasi dell’evento, vista la complessità del fenomeno meteorologico, i nostri tecnici hanno provveduto, d’intesa con l’Autorità idraulica, a chiudere lo scarico del Cavo Diotti, in modo da invasare nel Lago di Pusiano la massima portata in arrivo dal Triangolo Lariano.

Contemporaneamente - dalle ore 23.00 del 14 maggio per poi proseguire nei due giorni successivi e arrivare fino alle 20.00 del 16 maggio - i nostri tecnici hanno presidiato la diga delle Fornaci gestendo, sempre d’intesa con Aipo e Regione Lombardia, le portate in transito e i volumi invasati nell’area di laminazione. Alle ore 20.00 del 15 maggio è stato raggiunto il massimo invaso della diga, con la tracimazione dallo sfioro superficiale per un invaso complessivo di 1.365 milioni di metri cubi.

Contemporaneamente si è proceduto a invasare anche la Cava di Brenno, a Costa Masnaga. Sebbene l’area sia ancora a tutti gli effetti un cantiere, in previsione di un possibile evento meteo complesso e dopo l’esperienza di quanto avvenuto nell’autunno 2023, l’opera di presa sulla Bevera di Brianza era stata già dotata di una serie di panconi, di un metro di altezza, che consentono di intercettare il flusso d’acqua e invasare presso la miniera nel momento in cui il livello della Bevera di Molteno supera la quota di protezione.
Durante tutta la giornata del 15 maggio, e parzialmente il 16 maggio, nella Cava di Brenno sono stati invasati oltre 1,25 milioni di metri cubi d’acqua della Bevera.

Al termine della fase critica e di tutte le operazioni condotte, il Lago di Pusiano ha poi raggiunto il suo massimo il 17 maggio, alle ore 8.15, con un livello pari a 170 cm sopra lo zero dell’idrometro (+261.70 m slmm) per poi iniziare la lenta discesa nei giorni successivi. Nella notte tra il 16 e 17 maggio è stato invece completato lo svuotamento della diga delle Fornaci.

Pochi giorni dopo, il 20 maggio, Regione Lombardia emetteva un nuovo bollettino di allerta rossa per rischio idrogeologico per la bassa Valle del Lambro e arancione per rischio idraulico in tutta la Valle.

Le previsioni, rivelatesi corrette, hanno poi portato a piogge di carattere temporalesco - fino a 60 / 80 mm di pioggia - diffuse su tutto il territorio.

Nel frattempo, il livello del lago era stato prudenzialmente abbassato fino a 130 cm sopra lo zero dell’idrometro, con l’obiettivo di poter invasare ancora in sicurezza oltre 4 milioni di metri cubi d’acqua.

Durante l’intera giornata del 20 maggio e nella notte tra il 20 ed il 21 maggio i tecnici del Parco hanno continuamente operato sulla regolazione della diga delle Fornaci, in modo da mantenere il più possibile costanti le portate del fiume e invasando fino a 150 mila metri cubi. Nella prima mattinata del 21 maggio, esaurite le piogge, è stato completato lo svuotamento dell’area di laminazione di Inverigo e sono stati riaperti gli scarichi del Cavo Diotti, in precedenza chiusi in vista delle nuove piogge.