
Work in progress: un Parco che cresce
COSTA MASNAGA - Scoprire tutto il Parco in poche ore. E’ la possibilità che è stata offerta, sabato 3 marzo, ai sindaci del territorio del Parco Regionale della Valle del Lambro, ai rappresentanti della Regione e delle tre Province di Monza, Como e Lecco. Un «viaggio» a tappe che ha consentito di ammirare le bellezze naturali di un territorio di oltre ottimila ettari, ma anche di «toccare con mano» i numerosi progetti di riqualificazione ambientale, di tutela del territorio e di prevenzione del rischio idrogeologico messi in cantiere in questi anni dai tecnici del Parco.
L’appuntamento – Il ritrovo è stato sabato 3 marzo alle 8.45 all’ingresso del Parco di Brenno, a Costa Masnaga. A bordo di un pullman, i partecipanti sono stati accompagnati lungo il percorso dal Presidente ff del Parco, Alfredo Viganò, e dal Direttore, Bernardino Farchi. I tecnici e i naturalisti del Parco spiegheranno nei dettagli i progetti di loro competenza. Erano presenti 20 dei 35 sindaci che fanno parte del Parco Valle Lambro.
«Il Parco Valle Lambro – ha spiegato il Presidente ff Alfredo Viganò – non è un museo vegetale, ma è un corpo vivente che cresce in continuazione grazie all’impegno ambientale dell’uomo. Abbiamo voluto mostrare un grande Parco che cresce».
Miniera di Brenno - La prima tappa è stata alla vasca di laminazione da 1,4 milioni di metri cubi d’acqua in programma alla Miniera di Brenno: un progetto chiave per la prevenzione del rischio idrogeologico e per contenere le piene del Lambro, evitando rovinose esondazioni a Monza e in Brianza.
Oasi di Baggero - Poi si è partiti alla volta dell’Oasi di Baggero, a Merone. Si tratta in questo caso di un gioiello ambientale nato da una ex cava, completamente rinnovato dal Parco Regionale della Valle del Lambro. In progetto c’è anche un centro naturalistico in avanzata fase di ristrutturazione, ricavato da un ex deposito di camion. E’ in fase di costruzione l’ostello, che sarà completato tra meno di un anno.
Il Cavo Diotti - La visita al Cavo Diotti ha permesso di scoprire un altro progetto chiave per la tutela idrogeologica del Lambro: un vecchio canale artificiale costruito nel Settecento rinnovato e reso di nuovo efficiente. I lavori sono a buon punto: in particolare sono terminati gli interventi alla Casa del Camparo, dove sarà in funzione un sistema di vigilanza «H24» delle acque del Lambro. Ora la ristrutturazione dell’impianto proseguirà con la messa a punto di nuove paratie, con la dotazione di un nuovo sgrigliatore (un dispositivo capace di eliminare i tronchi d’albero e i rami dalle paratie) e l’attivazione del telecontrollo, grazie al quale l’impianto potrà essere attivato a distanza.
In gita in battello – C’è stato anche il tempo per una gita in battello sul Lago di Pusiano, con visita alla darsena del Comune di Bosisio Parini. Qui sorgerà un anello ciclopedonale attorno al corso d’acqua.
L’area ex Victory - A Inverigo, un altro gioiello ambientale: l’area ex Victory, una delle aree verdi cintate più vaste d’Europa, che racchiude tra i suoi confini l’Orrido di Inverigo e antiche cascine e chiese. Il Parco a breve conta di vincere una storica battaglia ambientale, portata avanti con i Comuni e con le associazioni ambientaliste, per scongiurare la cementificazione di un’area paragonabile, per estensione, al Parco di Monza (è vasta 1,7 milioni di metri quadrati), e ricca non solo di verde, ma anche di antiche cascine e chiese di pregio.
Un’area di esondazione naturale – E’ stato fatto un sopralluogo nell’area – tra Inverigo, Nibionno e Veduggio – dove sarà realizzata un’area di esondazione naturale.