parco valle lambro
Laghi, fiumi e oasi ambientali

Laghi, fiumi e oasi ambientali

Lago di Alserio
Circondato da canneti, boschi e prati, sembra uno specchio  in cui cielo e acqua si confondono. Si trova a 260 metri  di altitudine, si estende per 1,23 kmq ed è profondo al massimo 8 metri. Nel 1984 sulla riva orientale è stata istituita la Riserva Naturale Orientata. Qui regnano tappeti di ninfee, canne di palude e specie floreali rare (genziana di palude, garofano a pennacchio) insieme a una fauna molto ricca:
anfibi (rane, tritoni, salamandre), pesci (persici, carpe, lucci), uccelli (folaghe, svassi, aironi, tarabusini, martin pescatori), abitanti dei boschi (volpi, scoiattoli, ghiri).
Una bellissima passeggiata con percorso botanico nel pregiato bosco della Buerga si snoda lungo tutta la riva sud del lago.

La valle del Pegorino
È uno dei siti naturalistici più interessanti del Parco. Si apre lungo la strada che da Canonica conduce a Gerno, tra Villa Taverna e Villa Mellerio. A piedi o in mountain bike è sempre affascinante percorrere i sentieri in continuo saliscendi, immersi in un bosco che regala quadri diversi e suggestivi ad ogni passo, ad ogni pedalata, in ogni stagione. L’itinerario più bello va da Canonica a Brugora, dove la passeggiata acquista il sapore dell’avventura per i numerosi guadi sul rio Pegorino.
Da febbraio ad aprile nel sottobosco è un susseguirsi di fioriture: campanellini, primule,  scille, denti di cane, anemoni, mughetti... Le aree agricole circostanti offrono paesaggi da racconto bucolico fra campi coltivati a grano e antiche cascine che mantengono ancora il loro disegno originale.

Lago di Pusiano
Luogo di rara bellezza, i suoi stupendi scorci sono stati immortalati nei secoli da pittori, fotografi e poeti, tra cui Giuseppe Parini. Il bacino è circondato da una corona di basse colline e dal monte  Cornizzolo, dalle cui pendici si lanciano gli amanti del parapendio. Alimentato dal Lambrone, il lago ha una superficie di circa 5 kmq, un perimetro di 11 km e una profondità massima di 24,3 metri. Le sponde sono punteggiate di piccoli centri abitati, ma conservano ancora un aspetto naturale per lunghi tratti, grazie a fitti ed estesi canneti, dove trovano rifugio per la nidificazione diverse specie di uccelli, tra cui il tarabusino e il più raro tarabuso.
Tra le particolarità del lago vi è l’Isola dei Cipressi, una collina naturale di 17.000 mq, di forma ovale, a sud ovest di Pusiano, di proprietà privata.

Valle di Cantalupo
La valle che accompagna il torrente Cantalupo, nel cui letto l’acqua scorre solo nei momenti di intensa e prolungata pioggia, comincia vicino al cimitero di Canonica. Nel bosco naturale domina la robinia, ma la vera curiosità botanica è la fitta pineta artificiale di Pinus strobus, presso Cascina Chignolo, sede privilegiata per percorsi di educazione ambientale. Nella parte centrale, collaterali alla valle, sono ancora presenti estese zone agricole che accrescono la bellezza di questo territorio.
Dal punto di vista paesaggistico merita una visita l’area a sud est dell’abitato di Triuggio: la valle, dall’alto, appare come una sinuosa linea boschiva tra i prati. Una passeggiata tra le brume autunnali regala il sapore di altri tempi e un silenzio ormai dimenticato.

La fauna: il martin pescatore e il gambero di fiume
Dopo essere stato allontanato per decenni dall’inquinamento, il martin pescatore è tornato a popolare tutto il tratto del Lambro che scorre nel Parco grazie al ritorno dei pesci, di cui esso si nutre. Caratterizzato da un piumaggio sgargiante (blu-turchese sul dorso e arancio-cannella sul ventre), non è raro vederlo sfrecciare velocemente appena sopra l’acqua. Questo uccellino cattura le sue prede con il becco utilizzando una tecnica estremamente perfezionata e spettacolare. Anche il gambero di fiume nostrano, che nel Parco sembrava scomparso è invece presente in alcune rogge che confluiscono nel Lambro. Questo crostaceo esce allo scoperto dopo il calar del sole, quando va a caccia di insetti strisciando lentamente sul letto dei fiumi e dei torrenti.

L’oasi di Baggero
L’Oasi di Baggero è uno dei simboli più significativi della riqualificazione ambientale  all’interno del Parco della Valle del Lambro. Fino al 1969 in questo luogo c’erano le cave di marna della Cementeria Merone; a partire dagli anni Ottanta, grazie all’impegno della proprietà, in sinergia con le amministrazioni locali, l’Ente Parco e la Regione, sono stati effettuati diversi interventi di riqualificazione. Oggi 26 ettari di boschi, radure, sentieri panoramici e due laghi costituiscono un’oasi di notevole bellezza. Punto di ritrovo per chi desidera trascorrere qualche ora piacevole in mezzo alla natura, nel prossimo futuro l’oasi ospiterà una struttura polifunzionale con possibilità di pernottamento che faciliterà a studenti e cittadini la fruibilità del territorio circostante.

L’orrido di Inverigo e le grotte di Realdino
Immersi in un contesto naturale fatto di boschi, rocce e corsi d’acqua, l’orrido di Inverigo e le grotte di Realdino sono stati fin dall’Ottocento meta di passeggiate e relax di milanesi e monzesi in fuga dalla calura estiva.  A Inverigo, nei pressi della cascina Duno, la natura ha creato un luogo suggestivo con pareti di roccia alte dieci metri e sorgenti di acque cristalline che scaturiscono dalle argille ai piedi del ceppo, roccia tipica del corso del Lambro. Attualmente l’area è recintata perché inserita in una proprietà privata. Sono profonde e naturali rientranze nel ceppo anche le grotte di Realdino, nei pressi di Carate Brianza. Oltre che suggestivo, il luogo è particolarmente gradevole in estate grazie all’incessante gocciolamento di acqua fresca dalla collina soprastante.

Il Parco di Monza
Con i suoi 700 ettari, è il parco recintato più grande d’Europa. Progettato nel 1805 da Luigi Canonica su incarico di Napoleone, è nato come tenuta agricola e riserva di caccia.
Popolato da cascine e prati coltivati, vanta un’incredibilevarietà di piante esotiche e alberi ultrasecolari di eccezionali dimensioni come querce e sequoie. Tra i suoi tesori vi sono la Villa Reale, volutada Maria Teresa d’Austrianel 1777 e disegnata dalPiermarini, e le Ville Mirabelloe Mirabellino. Completanoil parco l’Autodromo, il Campoda Golf, il Centro Ippico,il Circolo Tennis Monza, la piscina, itinerari per la corsa e un campeggio. Si può percorrere con una bici a nolo, in carrozza o con un trenino.